top of page

LIBERA IL TUO POTENZIALE

Aggiornamento: 28 ott 2020

Credi di avere un DIFETTO che ti trascini da anni e che non riesci a correggere? Pensi che sia responsabile dei tuoi fallimenti e ti senti FRUSTRATO?


La storia della “Tavolozza dei Colori” di Paola ti permetterà di capire come sia possibile attraverso il COACHING mettere in atto comportamenti e strategie finalizzate a migliorare la tua performance attraverso l’utilizzo consapevole delle tue POTENZIALITÀ’.

“Davide, ho un PROBLEMA che mi perseguita ormai da anni. Ogni volta che inizio a fare qualcosa non la porto mai a termine! M’interrompo sempre quando sono a metà strada per poi iniziare qualcos'altro che mi sembra mi appassioni di più in quel momento. Purtroppo, questo è un mio DIFETTO fin da quando ero bambina.

Ricordo che i miei genitori, esasperati dalle mie continue inaspettate “interruzioni”, mi ripetevano continuamente che ero irresponsabile, inaffidabile e che non sapevo portare a termine i miei “compiti”.

Ad esempio, a 15 anni ho iniziato un corso di pianoforte su mia richiesta. Per qualche mese sono stata entusiasta, mi appassionava soprattutto SCOPRIRE, lezione dopo lezione, i primi rudimenti del pianoforte, i suoni dei diversi tasti, i primi accordi, la lettura del pentagramma. Tuttavia, dopo qualche mese non sentivo più lo stimolo iniziale. Quando sono iniziati gli esercizi ripetitivi ho cominciato a capire che forse il piano non faceva per me, nonostante la mia insegnante mi ripetesse che ero dotata e che con studio, dedizione ed impegno sarei diventata un’ottima pianista. Ma era più forte di me. Non ce la facevo a continuare e così decisi di smettere per DEDICARMI ad ALTRO.

“Ci risiamo Paola! ogni volta che cominci qualcosa la interrompi sempre! Abbiamo speso soldi per farti suonare il piano, come da te richiesto ed ora smetti?!È inaccettabile!” Ricordo chiaramente quel giorno in cui i miei genitori mi dissero queste frasi. Fu lì che realizzai che forse c’era qualcosa di “sbagliato” in me.

Potrei continuare con molti altri esempi simili accaduti nel corso degli anni. Oggi, a 35 anni, mi porto dietro la convinzione che questo difetto sia INCORREGGIBILE. Forse non so gestire bene il mio tempo, forse non mi è chiaro cosa mi piace fare o più semplicemente hanno ragione i miei genitori: a 35 anni dovrei smettere di essere una “bambina” viziata e diventare responsabile ed affidabile. Invece continuo a cascarci, ogni volta!

Questa situazione mi provoca insoddisfazione e frustrazione: mi sento incapace di portare a termine i miei “compiti”. Puoi immaginare come mi sento? Inadeguata, frustrata, inefficace, inconcludente e…. giudicata. Per non parlare delle difficoltà che sto incontrando al lavoro: sono tesa, nervosa, a volte intrattabile e questo sta mettendo a repentaglio la relazione con alcuni miei colleghi. Inoltre sono meno efficace e per questo devo lavorare più ore sacrificando il mio tempo libero ed i miei hobbies…”


Per anni Paola ha utilizzato inconsapevolmente la sua principale potenzialità: la curiosità e l'Interesse per la scoperta e la ricerca. Questa l’ha guidata verso nuove esperienze in diversi campi e l’ha spinta ad “abbandonare” ciò che stava facendo non appena la sua sete di scoperta e di ricerca fosse stata soddisfatta, per indirizzarla così verso una nuova avventura!


Tuttavia, in assenza di consapevolezza e sotto l’attacco del giudizio e dei condizionamenti, Paola ha auto-realizzato il suo “GRANDE EQUIVOCO”: ha confuso la sua potenzialità da sperimentatrice e ricercatrice con una presunta scarsa concretezza e incapacità di completare ciò iniziava. E solco dopo solco, l’idea che questo atteggiamento fosse un grande difetto da correggere è diventata una convinzione limitante.


Paola trova gratificazione nella ricerca e nella scoperta di nuove esperienze. Attratta da una continua sete di nuova conoscenza, cerca situazioni in cui possa sperimentare il senso della novità, il fascino dell’esplorazione. A Paola interessa assaggiare ed assaporare poco di tutto, è da questo che trova massima gratificazione. Al contrario, intraprendere lunghi percorsi per specializzarsi in qualcosa di specifico sarebbe solo fonte di noia e frustrazione.


Attraverso le sessioni di Coaching, Paola ha imparato a riconoscere questa dinamica e ad utilizzare in modo funzionale la sua potenzialità sia in ambito professionale che personale, scoprendosi una “ricercatrice di esperienze”.


Ha smesso di giudicarsi “un’eterna inconcludente” ed ora apprezza la gratificazione di usare consapevolmente le proprie capacità grazie alle quali ha incrementato la sua performance e raggiunto con soddisfazione i suoi obiettivi: migliorare la relazione con i suoi colleghi, eliminare le ore di lavoro straordinario, dedicare almeno un’ora al giorno ai suoi hobbies, intraprendere nuovi progetti professionali.


Con il Coaching Paola ha finalmente smontato il suo “grande equivoco” ed ha disegnato il suo futuro desiderato rappresentandolo nella sua Tavolozza Dei Colori”, un’esplosione di esperienze attraverso cui fare nuove ricerche, nuove scoperte e da cui attingere nuova conoscenza: un viaggio in Giappone, lezioni di violino, riprendere a scrivere, cucinare nuovi piatti, imparare una nuova lingua, imparare una nuova cosa in campo professionale ogni giorno.


APPROFONDIMENTO


Una delle principali fonti di frustrazione che viviamo nella nostra frenetica quotidianità è l’EQUIVOCO causato dall'uso inconsapevole delle nostre POTENZIALITÀ’.


Fin da bambini siamo stati abituati ad osservare e giudicare noi stessi ed il mondo che ci circonda secondo l’ottica del “DEFICIT”. Ci concentriamo su cosa manca piuttosto che valorizzare quello che c’è. Così accade che, quando facciamo INCONSAPEVOLMENTE ricorso alle nostre potenzialità per vincere le nostre sfide e soddisfare i nostri bisogni, finiamo per distorcere la visione di ciò che guida le nostre azioni.

La mancanza di consapevolezza si unisce, in un mix esplosivo, al filtro del “deficit” fatto di giudizio, dovere, interpretazione, condizionamento (sociali, genitoriali, etc.) che trasforma nella nostra mente la nostra potenzialità nel più grande dei nostri DIFETTI.

E più la nostra potenzialità cerca di farsi strada per manifestarsi in tutta la sua meraviglia, più noi la travisiamo e la trattiamo razionalmente come un nemico da combattere cercando di correggerla con comportamenti e pensieri disfunzionali al nostro benessere. Ansia, senso di colpa ed inadeguatezza, scarsa autostima, conflitto interiore. Sono solo alcuni dei sentimenti che ne derivano e che, se consolidati nel tempo, si trasformano in interferenze che minano quotidianamente la qualità della nostra performance (professionale, extra-professionale, sportiva, etc.).


Attraverso le sessioni di COACHING è possibile imparare a riconoscere, allenare ed utilizzare consapevolmente, concretamente e praticamente le nostre potenzialità al fine di migliorare la nostra performance e raggiungere i nostri obiettivi, ritrovando senso di auto efficacia, gratificazione ed autostima.


Spero che questa lettura ti sia d’aiuto e ti auguro di intraprendere il tuo percorso di Coaching.

Ti aspetto!


DAVIDE GUGLIELMINOTTI



“Il nostro destino viene formato dai nostri pensieri e dalle nostre azioni. Non possiamo cambiare il vento ma possiamo orientare le vele.” Cit. Anthony Robbins


(*) I contenuti della storia sono tratti direttamente da mie sessioni di Coaching con clienti reali il cui nome è stato modificato in un nome di fantasia per rispetto di riservatezza e Privacy

48 visualizzazioni0 commenti

Comentários


bottom of page