Quante volte durante una discussione con tuo figlio ti capita di pronunciare questa frase: “Tu non mi ascolti mai!”
A cui puntualmente segue questa risposta: “No! Sei tu che non mi capisci mai!”
Eh si, è un bel ping pong comunicativo che produce incomprensione, frustrazione, tensione, distanza, allontanamento, peggioramento della relazione.
Ma soprattutto una sensazione terribile di perdita del controllo.
Il controllo, amico-nemico della relazione genitore-figlio.
Nel loro percorso di crescita, i nostri figli prendono giorno dopo giorno sempre di più il controllo della loro vita attraverso scelte, azioni, comportamenti. A volte anche maldestri, poco condivisibili e comprensibili. Si dirigono lentamente ma inesorabilmente verso la loro completa autonomia ed indipendenza, secondo istinto e natura umana.
E noi? Noi genitori, come viviamo questo passaggio?
Noi che facciamo sacrifici, noi che diamo ai nostri figli regole, noi che ci premuriamo di metterli nelle migliori condizioni per avere successo. Noi che facciamo tutto questo, ad un certo punto ci ritroviamo in casa dei “nemici” che ogni giorno tentano di mettere in discussione il nostro ruolo e la nostra autorevolezza.
“Ma come, è così che mi ringrazi?!?”
Veniamo travolti da un mix di emozioni che ci annebbiano e ci allontanano dalla valutazione oggettiva dei fatti: ansia, paura, rabbia, frustrazione, senso di colpa.
“Ecco ho sbagliato tutto!” “Possibile che non fai mai quello che ti dico?” “Questa volta finisce male” “Ora basta! Non ne posso più!” “Adesso ho perso la pazienza, se non ubbidisci ti punisco!”
Chi di noi genitori non si è mai trovato a pronunciare una frase del genere almeno una volta?
Il passaggio del controllo da genitore a figlio è certamente uno degli aspetti che più frequentemente genera conflitto all’interno della relazione genitoriale.
È un passaggio che deve fluire in modo graduale poiché la gradualità permette ai nostri figli di sperimentare sempre di più la loro capacità di rendersi autonomi ed indipendenti ed a noi genitori consente di metabolizzare l’idea che lentamente ma inesorabilmente un giorno i nostri figli avranno assunto il totale controllo della loro vita.
Tuttavia, questo passaggio spesso risulta traumatico sia per i genitori che per i figli. Per quale ragione?
Pur con le migliori intenzioni e cercando sempre di fare il meglio possibile, noi genitori non ci prepariamo e non gestiamo attivamente questo percorso, lo subiamo ed addirittura a volte lo contrastiamo inconsapevolmente. Sentendoci minacciati nel nostro ruolo, in noi scatta la paura
di perdere il controllo della situazione e di conseguenza attiviamo il meccanismo di difesa tipico delle situazioni di paura: attacco vs fuga. Non lo facciamo con cattiveria e nemmeno consapevolmente. Lo facciamo perché la natura umana tende allo spirito di conservazione e quando ci troviamo di fronte a qualcosa che viene percepito come un pericolo, tentiamo di proteggerci, come riusciamo ed al meglio delle nostre possibilità.
Questo però non frena la valanga che i nostri figli hanno messo in moto, il loro percorso è inesorabile e noi rischiamo di rimanerne travolti.
Comunicazione inefficace, convinzioni limitanti, giudizio, paura, sono tutti fattori che si frappongono tra noi genitori ed il nostro obiettivo: aiutare efficacemente i nostri figli nel loro percorso di crescita e di sviluppo.
Ma c’è una bella notizia! Noi genitori possiamo imparare a gestire queste situazioni in modo efficace. E con risultati soddisfacenti.
Come?
Attraverso le sessioni di Coaching apprenderai tecniche e metodologie funzionali al raggiungimento del tuo obiettivo.
Più nello specifico imparerai a:
migliorare la qualità della tua comunicazione
pianificare obiettivi ed azioni concrete
rimuovere sensi di colpa e giudizio
allentare l’ansia da prestazione
concentrarti sul presente eliminando le inutili preoccupazioni per il futuro
canalizzare le tue emozioni
gestire il tempo in modo più efficace
migliorare la tua autostima
allenare il tuo potenziale ed a utilizzarlo per ottenere ciò che desideri
Avere una relazione efficace con i nostri figli ed al tempo stesso sentirsi gratificati come genitori è possibile ed è anche più semplice di quello che possiamo pensare.
Allora, cosa aspetti? Contattami per una sessione gratuita. Sarà un piacere per me conoscerti ed ascoltarti.
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